Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42315 del 9 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:42315PEN

Massima

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Il giornalista, nell'esercizio del diritto di cronaca e di critica, è tenuto a verificare con diligenza la veridicità delle notizie riportate, non potendo invocare la scriminante putativa del diritto di inchiesta qualora la notizia pubblicata risulti palesemente falsa, anche in assenza di prova della malafede. Ciò in quanto il diritto di critica, pur ampiamente riconosciuto, non può essere esercitato in modo arbitrario e senza il rispetto dei doveri di verifica e correttezza informativa che gravano sul professionista dell'informazione. Inoltre, la responsabilità del direttore responsabile per omesso controllo sussiste indipendentemente dalla sua partecipazione diretta alla redazione dell'articolo, essendo il suo dovere quello di vigilare sulla correttezza e veridicità delle notizie pubblicate, anche attraverso un'adeguata attività di verifica delle fonti. Infine, l'errore materiale contenuto nel capo di imputazione, che faceva riferimento al concorso nel reato di diffamazione, deve essere corretto mediante l'espunzione del riferimento all'articolo 110 c.p., in quanto la responsabilità del direttore è configurata a titolo di omesso controllo, ai sensi dell'articolo 57 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. Scarl INI Enrico - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/01/2022 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELA BIFULCO;
udito il Sostituto Procuratore Dr. LORI PERLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza indicata in epigrafe, la Corte d'Appello di Roma ha confermato il provvedimento con cui il Tri…

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