Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9465 del 10 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9465PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando realizzata per uso personale, costituisce condotta penalmente rilevante, ferma restando la necessità per il giudice di verificare in concreto l'offensività della condotta, ossia l'idoneità della sostanza ricavata a produrre un effetto drogante rilevabile. Ai fini della determinazione della pena, il giudice di merito deve attenersi ai limiti edittali previsti dalla normativa vigente al momento del fatto, motivando adeguatamente eventuali scostamenti dal minimo edittale, anche in presenza di circostanze attenuanti. La mancanza di una congrua e specifica motivazione sulla determinazione della pena, in violazione dei suddetti principi, comporta l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo giudizio sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ve. El. Vi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 12 gennaio 2009 dalla corte d'appello di Firenze;

udita nella pubblica udienza del 9 febbraio 2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza 13.5.2004 il giudice del tribunale di Firenze dichiaro' Ve. El. Vi. colpe…

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