Consiglio di Stato sentenza n. 8525 del 2009

ECLI:IT:CDS:2009:8525SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente annullare una concessione edilizia precedentemente rilasciata, qualora accerti la prevalenza dell'interesse pubblico alla tutela dell'assetto urbanistico-edilizio rispetto all'interesse privato del titolare della concessione, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata in relazione alla specifica situazione di fatto e di diritto riscontrata. L'annullamento della concessione edilizia, in quanto incidente su posizioni giuridiche soggettive consolidate, richiede una particolare e puntuale motivazione che dia conto della sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, ritenuto prevalente rispetto all'interesse del privato. La motivazione dell'atto di annullamento non può essere meramente stereotipata o generica, ma deve essere adeguata all'effettiva situazione fattuale e giuridica riscontrata nei luoghi interessati dall'intervento edilizio, al fine di consentire un effettivo sindacato giurisdizionale sulla legittimità del provvedimento. Il Comune, pertanto, nel procedere all'annullamento di una concessione edilizia precedentemente rilasciata, è tenuto a motivare in modo puntuale e specifico le ragioni di pubblico interesse che giustificano l'esercizio di tale potere, in modo da rendere evidente la prevalenza dell'interesse pubblico rispetto a quello del privato titolare della concessione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente DECISIONE Sul ricorso numero di registro generale 104 del 2009, proposto da: Comune di Ma., rappresentato e difeso dall'avv. Gi. La., con domicilio eletto presso Gi. La., in Ro., via C. Mo., (...); contro Im. Bo. S.r.l., non costituitasi in giudizio; per la riforma della sentenza del TAR LAZIO - ROMA - Sezione II BIS n. 10834/2007, resa tra le parti, concernente ANNULLAMENTO CONCESSIONE EDILIZIA. Visto il ricorso, con i relativi allegati; Visto che non si è costituita in giudizio l'appellata; Vista la memoria prodotta dall'appellante a sostegno delle sue domande; Visti gli atti tutti della causa; Data per letta, alla pubblica udienza del 17 novembre 2009, la relazione del Consigliere Salvatore Cacace; Udito, alla stessa udienza, l'avv. Gi. La. per l'appellante; Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue: FA…

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