Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23734 del 18 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:23734PEN

Massima

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Il metodo mafioso, quale circostanza aggravante ai sensi del Decreto Legge n. 152 del 1991, articolo 7, non può essere desunto dal mero legame del soggetto accusato con contesti di criminalità organizzata o dalla fama criminale della famiglia di appartenenza, ma richiede l'effettivo utilizzo del metodo mafioso nell'occasione delittuosa. La motivazione sulla sussistenza di tale aggravante deve pertanto contenere una specifica e logica descrizione delle modalità maliose della condotta del soggetto, non potendo basarsi esclusivamente su elementi di contesto. Ove la motivazione sul punto risulti carente o apparente, il provvedimento deve essere annullato e rinviato al giudice di merito per una nuova e corretta deliberazione. Restano invece assorbite le ulteriori doglianze relative alle esigenze cautelari, qualora la motivazione su tali profili risulti adeguata e logica.

Sentenza completa

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TR. SA. , n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il giorno 19.10.2006 dal Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

udita la relazione del Consigliere Dott. CORTESE ARTURO;

udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. FEBBRARO Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore, Avv. TORCHIA, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO

Con ordinanza in data 19.10.2006 il Tribunale di Catanzaro rigettava il riesame proposto nell'interesse di Tr. Sa. avverso l'ordinanza del 13.09.2006 con cui il locale GIP gli aveva applicato la misura cautelare della custodia in carcere per il delitto ex articoli 110 e 629 c.p., aggravato Decreto Legge n. 152 del 1991, ex articolo 7, (capo 23 della rubrica). Rilevava in particolare il Tribunale …

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