Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6558 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:6558SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che abbia realizzato, senza il prescritto permesso di costruire, un intervento di ristrutturazione edilizia comportante incremento di superficie utile lorda, modifica della sagoma e cambio di destinazione d'uso, è tenuto a rimuovere le opere abusive e a ripristinare la precedente destinazione d'uso, ai sensi dell'art. 33 del D.P.R. n. 380 del 2001. L'intervento abusivo, anche se parzialmente realizzato in base a una denuncia di inizio attività, deve essere rimosso in difetto del necessario titolo edilizio, in quanto la denuncia di inizio attività non può legittimare opere che comportano incremento volumetrico, modifica della sagoma e cambio di destinazione d'uso, qualificabili come ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 10, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 380 del 2001. L'Amministrazione, accertata la natura abusiva delle opere, è tenuta a ordinarne la demolizione, senza che rilevi la mera costituzione di difesa formale da parte dell'Amministrazione nel giudizio di impugnazione dell'ordinanza di demolizione, ai fini della compensazione delle spese di giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2021

N. 06558/2021 REG.PROV.COLL.

N. 11246/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11246 del 2010, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via F. Ferraironi, 25 Ed. T3/C;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale PEC dai Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura comunale in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n.1897 del 20 settembre 2010, notificata il successivo 30 settembre 2010.

Visti il ricorso…

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