Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14523 del 17 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14523PEN

Massima

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Il comportamento dell'imputato, caratterizzato da una condotta concitata e ingenua, nonché dalla reiterazione degli accessi abusivi nella stanza della vittima, integra un quadro indiziario grave, preciso e concordante che consente di affermare la sua responsabilità per i reati di furto militare pluriaggravato, anche in assenza di prove dirette, in quanto l'ipotesi di desistenza volontaria è esclusa dalla successiva condotta dell'imputato che, il giorno dopo il tentativo infruttuoso, è nuovamente entrato nella stanza della vittima riuscendo a sottrarre il denaro. La valutazione complessiva degli elementi indiziari, quali la plausibilità della denuncia solo a seguito di altri episodi di furto, l'assenza di prove di altri soggetti a conoscenza delle abitudini della vittima, nonché l'implausibilità dell'individuazione di altri militari quali autori dei furti commessi immediatamente prima e dopo quelli attribuiti all'imputato, consente di ritenere integrati i requisiti della responsabilità penale, nonostante l'assenza di prove dirette, in applicazione del principio per cui il giudice può fondare il proprio convincimento sulla base di un quadro indiziario grave, preciso e concordante. La modesta entità del danno patrimoniale cagionato e le disagiate condizioni di vita dell'imputato non integrano i presupposti per il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in quanto tali elementi sono stati adeguatamente valutati e disattesi dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1/2011 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 30/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA CRISTINA SIOTTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Marra Luigi che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha ch…

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