Cassazione penale Sez. III sentenza n. 56060 del 15 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56060PEN

Massima

Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La consapevolezza dell'imputato circa la reale natura dell'olio extravergine di oliva consegnato, elemento essenziale per la configurazione del reato di frode in commercio di cui all'art. 515 c.p., non può essere desunta né dal suo silenzio nel corso del giudizio, in assenza di un obbligo di rendere dichiarazioni, né dalla mera esistenza di precedenti penali per fatti analoghi, i quali attestano soltanto il passaggio in giudicato di condanne pregresse, ma non forniscono alcuna prova in ordine allo specifico episodio contestato. In assenza di altri elementi probatori idonei a dimostrare la consapevolezza dell'imputato circa la reale natura dell'olio consegnato, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio perché il fatto non costituisce reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/10/2015 della Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione;
udite le conclusioni del Difensore di fiducia Avv. (OMISSIS), in sostituzione del'Avv. (OMI…

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