Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 19680 del 10 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19680PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza illecita, in assenza di plausibili spiegazioni da parte dell'imputato circa la sua disponibilità, integra il dolo di ricettazione, salvo che non emergano specifici elementi di prova che escludano la consapevolezza della provenienza delittuosa del bene. Il giudice, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, senza limitarsi a considerare la sola mancata indicazione da parte dell'imputato della provenienza del bene, ma esaminando complessivamente le risultanze istruttorie al fine di accertare se l'imputato fosse effettivamente a conoscenza o avesse ragionevoli motivi per ritenere che il bene provenisse da delitto. Ove il giudice ritenga che le circostanze del caso non consentano di affermare la sussistenza del dolo di ricettazione, egli deve motivare adeguatamente tale conclusione, senza limitarsi a una mera affermazione di insussistenza dell'elemento psicologico. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza di legittimità, secondo cui il possesso di un bene di provenienza illecita, in assenza di plausibili spiegazioni da parte dell'imputato, integra il dolo di ricettazione, costituisce un orientamento consolidato che il giudice di merito è tenuto a seguire, salvo che non ritenga di discostarsi dallo stesso motivando adeguatamente le ragioni per le quali, nel caso concreto, ritiene che le risultanze istruttorie non consentano di affermare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI FIRENZE;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2022 del TRIBUNALE di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, formulate dal Sostituto Procuratore Generale, nella persona di MOLINO PIETRO, che ha concluso ch…

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