Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 3842 del 24 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3842PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso nell'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115/2002, anche quando l'imputato abbia erroneamente indicato la propria condizione di disoccupazione anziché il reddito risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi. Infatti, l'art. 76 del medesimo decreto, che disciplina i requisiti reddituali per l'ammissione al gratuito patrocinio, costituisce norma penale a tutti gli effetti, essendo espressamente richiamata dalla disposizione incriminatrice. Pertanto, l'erronea indicazione della propria situazione reddituale nell'istanza non esclude la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, configurandosi piuttosto un errore di diritto non scusabile. Il principio di correlazione tra accusa e sentenza, inoltre, non va valutato in astratto, ma in relazione alle concrete possibilità di difesa offerte all'imputato nel corso del processo, le quali risultano rispettate laddove l'imputato sia stato posto in condizione di conoscere puntualmente i fatti contestati e di svolgere adeguatamente l'attività difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Antonio - rel. Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2220/2011 CORTE APPELLO di CATANIA, del 20/04/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Catania, con sentenza in data 20/4/2012,…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.