Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23934 del 10 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23934PEN

Massima

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Il giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti, ai sensi dell'art. 69 c.p., ha carattere unitario ed inscindibile e deve essere effettuato considerando le attenuanti nel loro complesso, senza frazionare il giudizio distinguendo tra attenuanti generiche ed attenuanti speciali. Pertanto, una volta riconosciute l'esistenza di attenuanti generiche e di una speciale attenuante, il giudice è tenuto a valutare l'equivalenza o il prevalere di tali circostanze nel loro insieme rispetto all'aggravante contestata, senza poter operare una riduzione automatica della pena solo in ragione dell'attenuante speciale, prescindendo dal giudizio di comparazione imposto dall'art. 69 c.p. Tale giudizio unitario è necessario al fine di determinare correttamente la pena da applicare, nel rispetto del principio di proporzionalità tra reato e sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di SASSARI;

nei confronti di:

1) LU. MO. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/06/2008 del GIUDICE UDIENZA PRELIMINA di SASSARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. LICARI Carlo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GERACI Vincenzo ch…

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