La remissione di querela, ritualmente accettata dall'imputato, determina l'estinzione del reato di lesioni personali colpose di cui all'articolo 590 del codice penale, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e condanna del querelato al pagamento delle spese di giudizio. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione si fonda sulla previsione normativa dell'articolo 152 del codice penale, che disciplina gli effetti estintivi della remissione di querela, e sull'applicazione di tale istituto al caso concreto, in cui la persona offesa ha rimesso la querela in modo valido ed efficace. La Corte ha ritenuto che, verificatosi l'effetto estintivo del reato per remissione di querela, non vi fosse più ragione di mantenere in vita la sentenza di condanna, la quale è stata pertanto annullata senza rinvio. Inoltre, in applicazione dell'articolo 340 del codice di procedura penale, le spese di giudizio sono state poste a carico del querelato, in quanto parte soccombente. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto affermato dalla Corte, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.