Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3103 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:3103SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio del proprio potere di controllo sulla legittimità degli atti di pianificazione urbanistica, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In sede di approvazione regionale del piano regolatore generale, le modifiche che possono essere apportate dall'Amministrazione regionale sono esclusivamente quelle necessarie per assicurare l'osservanza di leggi statali e regionali, senza che l'intervento dell'organo regionale possa sostituire le proprie valutazioni discrezionali a quelle del Comune. Le modifiche introdotte dalla Regione non devono essere tali da apportare sostanziali innovazioni alla pianificazione comunale del territorio, in quanto l'intervento dell'organo regionale deve limitarsi ad un mero controllo di garanzia della legalità, senza poter intervenire nel merito delle scelte discrezionali concernenti la pianificazione. 2. Le scelte dell'Amministrazione comunale in merito alla destinazione delle singole aree nel piano regolatore generale non richiedono un'apposita motivazione oltre a quella che si può evincere dai criteri generali seguiti nell'impostazione del piano, salvo il caso in cui la nuova disciplina venga a travolgere legittime aspettative qualificate da speciali atti dell'Amministrazione. Pertanto, le prescrizioni relative agli immobili ricadenti nel centro storico, come il divieto di incrementare i volumi e le superfici nette degli edifici esistenti, nonché le limitazioni del volume, dell'altezza e della densità degli edifici, sono coerenti con la cura dello specifico interesse pubblico volto alla conservazione e al risanamento conservativo di un centro urbano. 3. L'individuazione di porzioni del territorio comunale destinate a garantire l'equilibrio delle condizioni di vivibilità, assicurando il mantenimento di una quota di valori naturalistici e ambientali necessaria a compensare gli effetti dell'espansione dell'aggregato urbano, rientra nella discrezionalità dell'Amministrazione comunale, purché tale scelta sia adeguatamente motivata sulla base di valutazioni relative alla rilevanza di tali aree sotto il profilo ecologico, paesistico e di prevenzione.

Sentenza completa

N. 03593/2005
REG.RIC.

N. 03103/2013 REG.PROV.COLL.

N. 03593/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3593 del 2005, proposto da:
((omissis)) ed ((omissis)), quale procuratore di ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) ed ((omissis)), tutti rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Catania, via N. Coviello, 27;

contro

Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distr.le dello Stato di Catania, presso i cui Uffici è domiciliato in Catania, via Vecchia Ognina, 149; Comune di Zafferana Etnea (Ct), non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del Dec…

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