Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47079 del 20 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47079PEN

Massima

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Il concorso dell'indagato nell'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati, quali il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e lo sfruttamento dei lavoratori, può essere riconosciuto sulla base della consapevole partecipazione, con la competenza tecnica implicita nella funzione amministrativa esercitata, all'attività delittuosa svolta nell'ambito di un'impresa gestita in forma associata, anche in assenza di una specifica attribuzione della posizione di promotore ed organizzatore dell'associazione, la quale richiede una motivazione più articolata. Tuttavia, la mancata richiesta da parte del pubblico ministero dell'applicazione di misure cautelari per il reato di truffa non consente di ritenere integrati i gravi indizi di colpevolezza per tale ipotesi di reato, in assenza di ulteriori elementi specificamente indicati nel provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

Co. Ma. , nata a (OMESSO);

avverso l'ordinanza della Sezione del riesame del Tribunale di Lecce in data 11.5.2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Eduardo Scardaccione, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore dell'indagata Avv. Cannoletta Pan…

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