Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28740 del 4 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:28740PEN

Massima

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Il reingresso irregolare nel territorio dello Stato di uno straniero già destinatario di un provvedimento di rimpatrio e divieto di ingresso costituisce reato punibile con pena detentiva, in conformità con la direttiva rimpatri 2008/115/CE, la quale consente agli Stati membri di adottare differenti tipologie di sanzioni rispetto alle diverse cause di presenza irregolare sul territorio, secondo un criterio di progressività. Il mancato rilievo in sede di appello della mancata traduzione del decreto di respingimento in una lingua conosciuta dall'imputato preclude la deducibilità di tale vizio in sede di legittimità, in applicazione del principio per cui le questioni non prospettate con i motivi di impugnazione di merito non possono essere dedotte in cassazione. Inoltre, la valutazione in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale, nel caso di specie, ha adeguatamente motivato il mancato riconoscimento di tale circostanza attenuante, in ragione della recente pregressa espulsione dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2022 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PIERGIORGIO MOROSINI che ha concluso chiedendo.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo del 10 febbraio 2022, che ha confermato la sentenza re…

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