Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7711 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:7711SENB

Massima

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Il mancato esercizio del potere amministrativo entro il termine previsto dalla legge, in assenza di valide ragioni giustificative, determina la formazione del silenzio-inadempimento, con conseguente obbligo per l'amministrazione di provvedere sulla domanda presentata. L'inerzia dell'amministrazione, infatti, non può pregiudicare il diritto del privato di ottenere una decisione espressa sulla propria istanza, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Pertanto, il giudice amministrativo, accertata la formazione del silenzio-inadempimento, è tenuto ad ordinare all'amministrazione di provvedere sulla domanda entro un congruo termine, con la possibilità di nominare un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia. Tale principio trova applicazione anche nell'ambito di procedimenti amministrativi finalizzati all'ottenimento di contributi o finanziamenti pubblici per la realizzazione di iniziative culturali, in quanto l'interesse pubblico sotteso a tali attività non può essere sacrificato dall'inerzia della pubblica amministrazione. L'esigenza di garantire la tempestiva conclusione dei procedimenti amministrativi e l'effettività della tutela giurisdizionale costituisce, dunque, un principio fondamentale dell'ordinamento, la cui violazione determina l'annullamento dell'inerzia e l'ordine all'amministrazione di provvedere.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/07/2017

N. 07711/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00687/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 31 e 117 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 687 del 2017, proposto da:
COMITATO NAZIONALE PER LE CELEBRAZIONI DEL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI ((omissis)), in persona del rappresentante legale pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), presso il cui Studio è elettivamente domiciliato in Roma, Via Paisiello, n. 55;

contro

il MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge in Roma, Via dei Portoghesi, n. 12;

per l’accertamento…

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