La notifica del ricorso amministrativo deve essere effettuata all'amministrazione che ha adottato l'atto impugnato, in quanto è tale amministrazione che deve essere convenuta in giudizio ai sensi dell'art. 42 del codice del processo amministrativo. Qualora il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato sia facoltativo e non obbligatorio, la notifica eseguita direttamente presso l'Avvocatura dello Stato è nulla. La nullità della notifica all'amministrazione resistente non può essere sanata dalla mancata costituzione in giudizio di quest'ultima, in applicazione dell'art. 44 del codice del processo amministrativo. Di conseguenza, il ricorso amministrativo è dichiarato inammissibile per difetto di notifica all'amministrazione che ha adottato l'atto impugnato. La massima giuridica sintetizza i principi di diritto enunciati nella sentenza, in particolare: 1) L'obbligo di notificare il ricorso all'amministrazione che ha adottato l'atto impugnato, in applicazione dell'art. 42 c.p.a. 2) La nullità della notifica effettuata direttamente presso l'Avvocatura dello Stato quando il patrocinio è facoltativo e non obbligatorio. 3) L'inammissibilità del ricorso per difetto di notifica all'amministrazione resistente, anche in caso di sua mancata costituzione in giudizio. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, con riferimenti alle norme di legge rilevanti (art. 42 e 44 c.p.a.). La formulazione è al presente indicativo, evita riferimenti al caso specifico e dettagli procedurali, ed è sufficientemente ampia e astratta per essere applicabile a fattispecie analoghe.