Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33900 del 6 agosto 2004

ECLI:IT:CASS:2004:33900PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro di persona si configura quando la privazione della libertà di movimento della vittima, anche se limitata nel tempo e nello spazio, è reale e non meramente funzionale agli atti lesivi, essendo sufficiente che la persona offesa sia stata impedita di uscire e chiedere aiuto. Il dolo del reato è generico e consiste nella coscienza e volontà di infliggere tale illegittima restrizione della libertà personale, a prescindere dal motivo o fine ultimo perseguito dall'agente. Il concorso nel reato di sequestro di persona può essere ravvisato anche in chi, pur non essendo l'autore materiale della condotta limitativa della libertà, abbia comunque agito in modo da rafforzare e rendere effettiva la volontà del concorrente, come nel caso di chi abbia impedito alla vittima di chiedere soccorso. La valutazione della prova testimoniale, ivi comprese le dichiarazioni della persona offesa, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale può ritenere attendibili anche dichiarazioni non del tutto prive di lievi discrepanze, purché queste siano adeguatamente giustificate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
Dott. FOSCARINI BRUNO - PRESIDENTE
Dott. PIZZUTI GIUSEPPE - CONSIGLIERE
Dott. MARINI PIER FRANCESCO - CONSIGLIERE
Dott. COLONNESE ANDREA - CONSIGLIERE
Dott. CICCHETTI NUNZIO - CONSIGLIERE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) Vi. ((omissis)). N. IL (...)
2) DO. VI. CO. DONATO VINCENZO N. IL (...)
avverso SENTENZA del 01/04/2003 CORTE APPELLO di MILANO
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere MARINI PIER FRANCESCO
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis))
che ha concluso per annullamento senza rinvio in relazione al reato al capo q) e rigetto dei ricorsi nel resto;
La Corte osserva:
Con sentenza 1.10.2002, il Tribunale di Varese condannava Vi. ((omissis)). e Do. Vi. Co. rispettivam…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.