Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8351 del 21 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8351PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale risponde del reato di abuso d'ufficio quando, nell'esercizio delle sue funzioni, pone in essere una condotta connotata da violazione di norme di legge o di regolamento, che gli consente di conseguire un ingiusto vantaggio patrimoniale per sé o per altri, ovvero di arrecare un ingiusto danno a terzi, a prescindere dall'adozione di atti amministrativi illegittimi, essendo sufficiente che la sua condotta sia idonea a incidere sulla sfera giuridica di soggetti terzi. Il reato di falso ideologico in atto pubblico, inoltre, può concorrere con quello di abuso d'ufficio, in quanto offendono beni giuridici distinti, il primo mirando a garantire la genuinità degli atti pubblici, il secondo tutelando l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione. Pertanto, il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, redige un atto pubblico contenente false attestazioni, al fine di conseguire un ingiusto vantaggio o arrecare un ingiusto danno, risponde sia del reato di falso ideologico che di quello di abuso d'ufficio, non essendo sufficiente, ai fini della configurabilità di quest'ultimo, la mera illegittimità dell'atto, ma essendo necessario l'effettivo verificarsi di un evento di vantaggio o di danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfred - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), e da (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Napoli 20.11.2013;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere dott. Alfredo Guardiano;
udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. Pietro Gaeta, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udit…

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