Consiglio di Stato sentenza n. 7666 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:7666SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, adottato dall'amministrazione comunale a seguito dell'accertamento di una recinzione realizzata in difformità rispetto all'autorizzazione originariamente rilasciata, è un atto vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono il ripristino della legalità violata. Tale principio non ammette deroghe nemmeno nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. Pertanto, il provvedimento di demolizione è legittimo qualora l'opera sia stata realizzata in difformità rispetto all'autorizzazione originariamente concessa, a prescindere dal tempo trascorso e dalla posizione soggettiva del proprietario attuale, essendo l'amministrazione tenuta a ripristinare la legalità violata. Il proprietario non può invocare la revoca dell'autorizzazione originaria, in quanto il provvedimento impugnato non ha tale natura, ma costituisce un'ordinanza di demolizione per abuso edilizio. Inoltre, il proprietario non può contestare la veridicità dei documenti amministrativi (verbali di sopralluogo, planimetrie catastali) che hanno dato origine al provvedimento di demolizione, in quanto egli stesso aveva presentato la planimetria catastale sulla base della quale era stata rilasciata l'autorizzazione originaria, vincolandosi così alla collocazione della recinzione ivi indicata.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/09/2022

N. 07666/2022REG.PROV.COLL.

N. 03463/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3463 del 2014, proposto dai signori ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Gela, 39;

contro

Comune di Rivodutri, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 68;

per la riforma

della sentenza in forma semplificata del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Prima) n. 01580/2014, resa tra le parti, concernente demolizio…

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