Il pubblico ufficiale che redige un verbale di concorso pubblico ha l'obbligo di attestare fedelmente le modalità di svolgimento delle prove, in particolare per quanto riguarda la predeterminazione e il sorteggio dei quesiti da sottoporre ai candidati, al fine di garantire la trasparenza e l'imparzialità della procedura selettiva. L'omissione di tali informazioni nel verbale, pur integrando una violazione delle norme che disciplinano lo svolgimento del concorso, non configura di per sé il reato di falso ideologico in atto pubblico, salvo che l'enunciato descrittivo del verbale assuma nel suo complesso un significato contrario al vero o negativo dell'esistenza di dati rilevanti. Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, la valutazione della gravità indiziaria e delle esigenze cautelari deve essere effettuata in modo autonomo e congruo dal giudice, attraverso un'analisi critica e logica degli elementi probatori, senza limitarsi a richiamare acriticamente il contenuto di altri atti del procedimento.