Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18831 del 29 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18831PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, pur essendo abilitato all'accesso, violi le condizioni e i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare di un sistema informatico o telematico protetto per delimitarne oggettivamente l'accesso, integra il delitto di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter c.p., a prescindere dalle finalità soggettive che abbiano motivato l'ingresso nel sistema. Tuttavia, per l'integrazione del reato, è necessario l'accertamento delle specifiche prescrizioni impartite dal titolare del sistema volte a disciplinarne le modalità di accesso e della loro eventuale violazione da parte del pubblico ufficiale. Il reato di corruzione propria sussiste quando il pubblico ufficiale, nell'ambito di un accordo corruttivo, compia atti contrari ai doveri d'ufficio, come l'omissione di denuncia di un sistema di truffe o la collaborazione al progetto criminoso del privato, accettando in cambio promesse o dazioni di denaro e altri regali. Il reato di rivelazione di segreti d'ufficio di cui all'art. 326 c.p. è integrato dalla comunicazione a privati di notizie coperte da segreto, anche se non si verifica un effettivo nocumento, in quanto l'accesso a tali informazioni è consentito al pubblico ufficiale solo per ragioni inerenti alle sue funzioni e non per finalità personali. Il giudizio di bilanciamento tra circostanze, la determinazione della pena e la concessione della sospensione condizionale della pena sono rimessi alla valutazione discrezionale del giudice di rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 08/04/2011 della Corte di appello di Torino;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Paolo Oldi;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Izzo Gioacchino, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio, limitatamente al reato di cui al capo a), e il rigetto nel resto;

udito per l'imputato l'av…

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