Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9031 del 8 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9031PEN

Massima

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Il rifiuto di esibire i propri documenti di identità e l'uso di minacce e violenza nei confronti di un pubblico ufficiale che legittimamente richiede l'identificazione, al fine di sottrarsi all'applicazione di un divieto di circolazione, integrano i reati di resistenza, lesioni personali e rifiuto di fornire le proprie generalità. La responsabilità penale dell'autore di tali condotte è affermata sulla base delle concordi dichiarazioni testimoniali e della documentazione medica comprovante le lesioni subite dal pubblico ufficiale, senza che possano essere accolte censure meramente fattuali in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ar. Al. Ma. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 22 dicembre 2009 della Corte di appello di Milano;

visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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