La normativa vigente, in particolare l'art. 20 del Codice della Strada e la disciplina transitoria ed eccezionale in materia di occupazione di suolo pubblico adottata da Roma Capitale, non consentono l'occupazione di suolo pubblico sulla viabilità principale, al di fuori dei marciapiedi, anche in zone di parcheggio comunque codificate. Ciò in quanto la tutela della sicurezza della circolazione stradale e dell'incolumità delle persone che usufruiscono delle occupazioni di suolo pubblico a servizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande impone di limitare tali occupazioni ai soli marciapiedi, non essendo ammesse sulla carreggiata o sulle aree destinate a parcheggio. Pertanto, il diniego opposto dall'amministrazione comunale a una richiesta di ampliamento dell'occupazione di suolo pubblico su una strada classificata come viabilità principale, al di fuori del marciapiede, risulta legittimo e conforme alla normativa vigente, non potendo essere derogato nemmeno dalla disciplina emergenziale adottata in relazione all'emergenza da Covid-19.