Il ricorso immediato per cassazione avverso la sentenza di non luogo a procedere emessa dal giudice dell'udienza preliminare non è ammissibile, in quanto l'articolo 569 c.p.p. che disciplina il ricorso per saltum fa riferimento esclusivamente alle sentenze di primo grado, categoria nella quale non rientra la pronuncia di non luogo a procedere. Inoltre, la facoltà di proporre appello avverso tale sentenza, reintrodotta dalla legge n. 103 del 2017, non ha comportato il ripristino della possibilità di ricorrere direttamente in cassazione, come era previsto nella precedente formulazione dell'articolo 428 c.p.p. Infine, l'ammissibilità del ricorso per saltum contrasterebbe con la ratio di economia processuale sottesa a tale istituto eccezionale, in quanto la Corte di cassazione, in caso di accoglimento del ricorso, dovrebbe annullare senza rinvio la sentenza impugnata, invece di disporre il giudizio come previsto per l'appello dall'articolo 428 c.p.p., comma 3. Pertanto, il ricorso deve essere convertito in appello e trasmesso all'ufficio competente per il prosieguo del procedimento.