Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10505 del 23 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10505PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di diffamazione è integrato quando la critica o la denuncia nei confronti di una persona offende la sua reputazione attraverso affermazioni aggressive e gratuitamente offensive, al di fuori di una legittima funzione di controllo o di tutela di un proprio diritto. Perché la condotta sia scriminata ai sensi dell'art. 51 c.p., è necessario che essa sia determinata dalla necessità di esercitare un diritto, come quello di tutelare la proprietà o gli interessi condominiali, e che le espressioni utilizzate, pur essendo critiche, siano contenute nei limiti della continenza formale, senza travisare o distorcere i fatti in modo da ledere ingiustificatamente l'onore e la dignità della persona offesa. Il giudice di merito ha il compito di valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato e della causa di giustificazione, tenendo conto del contesto in cui le affermazioni sono state rese e del loro tenore complessivo, senza limitarsi a una mera condivisione delle argomentazioni del primo giudice. La Corte di cassazione, in sede di legittimità, può riesaminare la materialità della condotta e la portata offensiva delle espressioni ritenute diffamatorie, al fine di verificare l'effettiva integrazione degli estremi del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/6/2018 del Tribunale di Cassino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Renoldi Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale, Casella Giuseppina, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi del ricorso, chiedendone l'accog…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.