Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5427 del 4 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5427PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che, attraverso false attestazioni di presenza o di attività lavorativa, percepisce indebitamente una retribuzione superiore a quella effettivamente dovuta, commette il reato di truffa ai danni dell'amministrazione pubblica. Tale condotta è penalmente rilevante anche qualora le ore di lavoro non effettivamente svolte siano state successivamente recuperate con riposi compensativi, in quanto la falsa rappresentazione della prestazione lavorativa ha comunque inciso sulla determinazione della retribuzione, integrandone gli estremi del reato. L'accertamento della responsabilità penale non è inficiato dalla mera circostanza che il dipendente abbia svolto un numero di ore lavorative superiore a quelle contrattualmente previste, in quanto la truffa deriva dalla falsa attestazione della presenza o dell'attività, a prescindere dal complessivo carico di lavoro effettivamente sostenuto. Pertanto, il pubblico dipendente che, attraverso false comunicazioni sulla propria attività lavorativa, induca l'amministrazione pubblica a corrispondergli una retribuzione superiore a quella effettivamente dovuta, è penalmente responsabile del reato di truffa, a prescindere dal fatto che le ore non effettivamente lavorate siano state successivamente recuperate con riposi compensativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza 20 febbraio 2018 della Corte di appello di Firenze.
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. Vincenzo Tutinelli;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Zacco Franca, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso
sentito il difensore di parte civile, Avv. (OMISSIS) del foro di…

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