Consiglio di Stato sentenza n. 4804 del 2004

ECLI:IT:CDS:2004:4804SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica generale è un atto di natura discrezionale e programmatoria, per il quale l'amministrazione gode di ampi poteri di valutazione e di scelta, nel rispetto dei limiti e vincoli derivanti dalle superiori fonti normative e da criteri di logicità e razionalità. Pertanto, le scelte di destinazione urbanistica contenute nello strumento di pianificazione generale, pur dovendo essere sorrette da una relazione di accompagnamento che ne illustri i criteri generali seguiti, non necessitano di una specifica motivazione per ogni singola previsione, essendo sufficiente l'indicazione dei principi e delle finalità che hanno guidato la formazione del piano. Inoltre, l'obbligo di motivazione non viene rafforzato dalla semplice presentazione di osservazioni da parte dei privati, le quali costituiscono meri apporti collaborativi alla formazione dello strumento urbanistico, il cui rigetto non richiede una specifica motivazione, essendo sufficiente che siano state esaminate e ritenute in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della pianificazione. Infine, il precedente giudicato favorevole al privato su una pregressa domanda di concessione edilizia non comporta automaticamente un obbligo di motivazione rafforzata in capo all'amministrazione, qualora tale giudicato sia stato successivamente superato da altri provvedimenti divenuti inoppugnabili, relegando la pregressa vicenda giurisdizionale a mero precedente storico.

Sentenza completa

R E P U B B L I C AI T A L I A N A
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello iscritto al NRG 1190 dell'anno 1995 proposto da Ad. Ga. Ri., rappresentata e difesa dagli avvocati Fr. Pa. e Ro. Ro. e elettivamente domiciliata in Ro. presso lo studio dell'avv. Ma. Le. viale An. 103;
contro
Comune di Bologna, in persona del l.r.p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Lu. Si., dall'avv. Gi. Al. Fe. e dall'avv.Gi. St. Ri. e elettivamente in Ro. via Or. De. Fa. n.126;
e nei confronti di
((omissis))-Romagna, in persona del l.r.p.t. e della ((omissis)), non costituiti,
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Emilia-Romagna, Bologna sezione I, n. 417/1994;
Visto l'appello proposto da Ad. Ga. Ri. Ada;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del comune di Bologna;
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