Il rilascio di un permesso di costruire comporta il sorgere di un termine perentorio di tre anni per l'inizio e il completamento dei lavori, decorso il quale il titolo edilizio decade di diritto. Ai fini del differimento di tale termine, l'interessato è onerato della presentazione di una specifica richiesta di proroga prima della scadenza, non essendo sufficiente il mero verificarsi di circostanze oggettive che abbiano impedito o ritardato l'esecuzione dei lavori. Anche nel caso in cui l'impedimento sia derivato da provvedimenti di sospensione adottati dall'amministrazione o dall'autorità giudiziaria, poi rivelatisi infondati, l'interessato deve comunque presentare la domanda di proroga entro il termine originario di validità del titolo, non potendosi ammettere una sospensione automatica del termine di decadenza ope legis. La sopravvenienza della rimozione dell'impedimento non comporta la riapertura di termini già scaduti, con conseguente intangibilità della decadenza già maturata. Pertanto, il mancato inizio o completamento dei lavori entro il termine triennale, senza la tempestiva richiesta di proroga, determina la decadenza del permesso di costruire, la quale opera di diritto e non necessita di un provvedimento espresso dell'amministrazione, avendo questo natura meramente dichiarativa.