Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35052 del 14 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35052PEN

Massima

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Il beneficio della liberazione anticipata, previsto dall'art. 54 della Legge n. 354 del 1974, è finalizzato a consentire un più efficace reinserimento nella società del condannato che abbia offerto la prova di partecipazione all'opera di rieducazione, senza che sia necessaria la dimostrazione di un ravvedimento certo. Il giudice, nel valutare la concessione di tale beneficio, deve accertare se nel comportamento del detenuto siano rinvenibili sintomi dell'evoluzione della personalità verso modelli socialmente validi, considerando che ciò che rileva ai fini del riconoscimento è la sola partecipazione del condannato all'opera rieducativa, a prescindere dalla lunghezza dell'intervallo di tempo intercorrente tra i periodi di carcerazione, purché la somma di questi ultimi raggiunga un semestre di pena e si riferisca alla medesima esecuzione. Pertanto, il giudice può legittimamente negare il beneficio della liberazione anticipata qualora ritenga che la condotta tenuta dal detenuto, anche con riferimento a precedenti violazioni, dimostri un persistente ripudio dei valori della legalità e un chiaro disinteresse nei confronti del percorso di recupero sociale intrapreso, senza che ciò comporti una valutazione negativa circa i semestri precedenti, purché tale condotta sia adeguatamente motivata in relazione all'assenza di sintomi di evoluzione della personalità del condannato verso modelli socialmente validi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 9 ottobre 2012 - Tribunale di Sorveglianza di Firenze;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma alla cassa d…

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