La mancata emissione del decreto di esproprio da parte della pubblica amministrazione, a fronte dell'occupazione di un bene di proprietà privata per la realizzazione di un'opera pubblica, integra un illecito permanente che non determina il trasferimento della proprietà in capo all'amministrazione. In tal caso, il proprietario ha diritto al risarcimento del danno per l'occupazione illegittima, calcolato in misura corrispondente al valore venale del bene e agli interessi legali maturati, senza che ciò comporti una rinuncia abdicativa del diritto di proprietà. La prescrizione quinquennale del diritto al risarcimento decorre dalle singole annualità di perdita del godimento del bene o dalla data di proposizione della domanda giudiziale di risarcimento, a seconda che il proprietario opti per la tutela restitutoria o per quella risarcitoria. L'amministrazione è pertanto tenuta a formulare una proposta risarcitoria ai sensi dell'art. 34, comma 4, del codice del processo amministrativo.