Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43861 del 25 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43861PEN

Massima

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Il possesso di un oggetto, anche se non da punta o da taglio, può integrare il reato di porto di armi improprie qualora, in base alle circostanze di tempo e di luogo, tale oggetto possa essere utilizzato per offendere la persona. Ciò che rileva ai fini della configurabilità del reato non è l'oggetto in sé, ma la sua potenziale destinazione funzionale all'offesa, valutata in relazione al contesto in cui è detenuto. Pertanto, il mero possesso di un pezzo di legno, se inserito in un contesto aggressivo e di conflittualità, può assumere rilevanza penale ai sensi della normativa sulle armi improprie, a prescindere dall'effettivo utilizzo dell'oggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO P. M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 710/2008 TRIBUNALE di VASTO, del 24/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

La Corte:

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con sentenza…

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