Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7178 del 24 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:7178PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, ancorché legittimamente emesso, perde efficacia e determina la carenza di interesse all'impugnazione quando, nelle more del giudizio di legittimità, sia stato revocato o abbia comunque perso efficacia per il venir meno delle esigenze cautelari, con il conseguente ripristino dello stato di libertà dell'indagato. In tali ipotesi, l'interesse all'annullamento del provvedimento cautelare non può essere presunto o ritenuto sussistente in re ipsa, ma deve essere specificamente allegato e motivato dall'interessato, non essendo sufficiente il mero intento di precostituzione di un titolo per una futura richiesta di equa riparazione. Il giudice è pertanto tenuto a verificare la concretezza e l'attualità dell'interesse del ricorrente, ai sensi dell'art. 568, comma 4, c.p.p., dichiarando l'inammissibilità del ricorso in caso di sua insussistenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. TR. Gi. , nato a (OMESSO);

2. MA. Sa. , nato a (OMESSO);

3. FI. Ge. , nato a (OMESSO);

4. CI. Ma. , nato a (OMESSO);

5. DE. CR. Bi. , nato a (OMESSO);

6. M. G. , nato a (OMESSO);

7. M. M. , nato a (OMESSO);

8. T. M. , nato ad (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 17/05/2010 del Tribunale di Napoli (sezione riesame) nella procedura in…

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