Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 347 del 2019

ECLI:IT:CGARS:2019:347SENT

Massima

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Il Comune può revocare la concessione cimiteriale perpetua ai sensi dell'art. 92 del d.P.R. n. 285/1990 quando siano trascorsi 50 anni dall'ultima tumulazione, in presenza di una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno comunale e qualora non sia possibile provvedere tempestivamente all'ampliamento o alla costruzione di un nuovo cimitero. Tale revoca determina l'automatica decadenza del titolo concessorio, senza che il subentro successivo del concessionario possa far venir meno l'applicazione della norma, in quanto il subentro avviene nello stato di fatto e di diritto preesistente. Il provvedimento di revoca ha natura meramente ricognitiva dell'avvenuto decorso del termine e non può essere impedito dalla mera adozione di atti amministrativi precedenti che abbiano riconosciuto il diritto di uso della sepoltura, in quanto tali atti non possono derogare alla disciplina legislativa. Inoltre, l'eventuale parere tecnico-giuridico dell'ufficio comunale che abbia ritenuto impossibile la revoca non è idoneo a determinare la reviviscenza del titolo, né a radicare un legittimo affidamento in capo al concessionario, in quanto contrastante con la normativa applicabile. Infine, la mancata comunicazione di avvio del procedimento di revoca non determina l'annullabilità del provvedimento, qualora il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2019

N. 00347/2019REG.PROV.COLL.

N. 00211/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 211 del 2015, proposto dal Comune di Palermo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Ezio Tomasello, con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, p.zza Marina, 39 (Avv. Palermo)

contro

Mineo Erika, rappresentata e difesa dall'avvocato Biagio Bruno, con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Nicolò Gallo 2/E

nei confronti

Maria Dorotea Cacioppo non costituita in giudizio

per la riforma della sentenza del T.A.R. della Sicilia, Sezione III, n. 2732/2014

Visti il ricorso in appello e i relat…

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