Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29205 del 12 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29205PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza del pericolo di reiterazione del reato ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve considerare sia la gravità e le modalità di commissione del fatto, che evidenziano l'elevata capacità a delinquere e l'indole violenta e impulsiva dell'indagato, sia gli altri elementi concreti relativi alla sua personalità, come l'assenza di precedenti penali, la legale detenzione dell'arma utilizzata e la collaborazione con le forze dell'ordine. Tuttavia, l'assenza di tali precedenti negativi non è di per sé sufficiente a escludere il pericolo di recidiva, qualora il fatto commesso riveli una spiccata pericolosità sociale dell'indagato, tale da far ritenere probabile il compimento di nuovi gravi reati, anche contro i congiunti della vittima, in ragione del perdurare del motivo scatenante l'azione criminosa e dell'incapacità di autocontrollo dimostrata. In tali casi, la misura cautelare più adeguata è quella della custodia in carcere, non potendo le misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari anche con braccialetto elettronico, garantire un sufficiente contenimento del pericolo di reiterazione di condotte violente e pericolose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 937/2016 TRIB. LIBERIA' di REGGIO CALABRIA, del 22/09/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
sentite le conclusioni del PG Dott. Di Leo Giovanni che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza in data 22 settembre 2016 il Tribunale di Reggio Calabria confermava l'ordinanza del 3 settembre 2016 con la quale il G.i.p. dello stesso Tribunale aveva applicato la misura della custodia in carce…

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