Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55889 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55889PEN

Massima

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Il giudice può applicare una misura di prevenzione personale, come la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, nei confronti di una persona ritenuta socialmente pericolosa, anche in assenza di una condanna penale definitiva, purché sussistano elementi concreti e attuali che ne dimostrino l'abituale dedizione ad attività illecite e l'inserimento nell'ambito della criminalità organizzata di tipo mafioso. Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale deve essere accertato dal giudice attraverso un'analisi specifica degli elementi di fatto, senza poter fare automaticamente affidamento sulla mera presunzione di stabilità del vincolo associativo, essendo necessario verificare la natura giuridica dell'accertamento di appartenenza all'associazione mafiosa e l'apporto riconosciuto al gruppo dal singolo soggetto. Solo ove sussistano tali presupposti, la massima di esperienza circa la tendenziale stabilità del vincolo associativo può trovare applicazione per sostenere l'attualità della pericolosità sociale. La motivazione del provvedimento che applica la misura di prevenzione deve essere congrua e logicamente coerente, senza limitarsi a considerazioni generiche, ma individuando in modo specifico gli elementi fattuali che denotano la pericolosità sociale attuale del soggetto, anche con riferimento alla recente data e all'intensità delle condotte illecite poste in essere. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato alla verifica dell'esistenza di una motivazione non meramente apparente, essendo precluso il controllo sulla logicità e completezza della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 08/01/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MICCOLI GRAZIA;
lette/sentite le conclusioni del P.G..
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 1 marzo 2018 la Corte di Appello di Palermo, pronunciandosi sull'appello formulato nell'interesse di (OMISSIS), ha confermato il decreto emesso dal Tribunale di Palermo, sezione misure di prevenzione, con il quale era stata applicata al proposto la …

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