Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43349 del 27 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43349PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di una misura cautelare personale, deve verificare la congruità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato in relazione ai gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari, senza poter procedere a una nuova valutazione diretta del merito. La motivazione deve dare conto delle ragioni che hanno indotto il giudice di merito ad affermare la gravità del quadro indiziario e la sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare del pericolo di reiterazione del reato, anche sulla base delle modalità e della natura della condotta delittuosa, nonché della personalità dell'indagato. La custodia cautelare in carcere, quale misura di massimo rigore, può essere disposta quando risulti l'inadeguatezza di ogni altra misura cautelare, anche di quelle meno afflittive come gli arresti domiciliari con il controllo elettronico, in relazione alle specifiche esigenze cautelari del caso concreto, senza che sia necessaria un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di tali misure, essendo sufficiente che il giudice indichi gli elementi che rendono la custodia in carcere la più adeguata a impedire la prosecuzione dell'attività criminosa. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la congruità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO L. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 329/15 in data 21/5/2015 del Tribunale di Messina in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. AGOSTINACCHIO Luigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 21/5/2015, a seguito di giudizio di riesam…

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