Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14374 del 2 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14374PEN

Massima

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La distrazione di beni sociali di pregio, mediante operazioni di conferimento, cessione e vendita a terzi, realizzata da un amministratore di società in crisi, con il fine di sottrarre tali beni alla garanzia dei creditori e favorire il depauperamento del patrimonio sociale, integra il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, anche qualora il ricavato della vendita sia stato utilizzato per estinguere parte dei debiti sociali. Ciò in quanto la variazione qualitativa del patrimonio sociale, con la sottrazione di beni di pregio idonei a costituire garanzia per i creditori, determina comunque un pregiudizio per la massa creditoria, a prescindere dalla destinazione del ricavato della vendita. Inoltre, la partecipazione di un soggetto, quale amministratore formale di società acquisite in crisi, a un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di bancarotta fraudolenta mediante la sistematica distrazione di beni immobili, può essere desunta da elementi indiziari quali il suo coinvolgimento in operazioni distrattive, i suoi contatti con gli altri partecipi del sodalizio e il suo ruolo di "amministratore per esigenza" in numerose società, anche in assenza di una sua diretta partecipazione alle singole condotte delittuose. Infine, il pericolo attuale di reiterazione del reato può essere desunto dalla personalità dell'indagato, dalle modalità della condotta criminosa e dal contesto socio-ambientale in cui egli verrebbe a trovarsi, anche in assenza di immediate opportunità di ricaduta, purché risulti probabile, anche se non imminente, la commissione di ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/06/2018 del Tribunale di Milano in funzione di riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere B. Calaselice;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale, Picardi A., che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Milano in funzione di riesame, con ordinanza del 18 giugno 2018 ha applicato, s…

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