Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24151 del 20 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:24151PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare, pur se revocato, può mantenere un interesse all'impugnazione da parte dell'indagato, in relazione all'accertamento della sussistenza delle condizioni di applicabilità delle misure previste dagli articoli 273 e 280 c.p.p., in quanto tale accertamento può costituire presupposto per il riconoscimento del diritto ad un'equa riparazione per la custodia cautelare ingiustamente subita. Tuttavia, tale interesse non può risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica del provvedimento impugnato, priva di incidenza pratica sulla economia del procedimento, ma deve essere manifestato in modo certo e documentato dall'interessato, anche con riferimento all'assenza di cause ostative di cui all'art. 314 c.p.p., comma 4. In difetto di tale espressa manifestazione di volontà, l'interesse all'impugnazione deve ritenersi venuto meno, con conseguente declaratoria di inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARTELLA Ilario - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. ROSSI Nello - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MU. Gi. Ce. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 15/6/06 del Tribunale di Catanzaro.

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. MELONI Vittorio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito l'avv. LOJACONO Francesco, che ha insisti…

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