Cassazione penale Sez. II sentenza n. 62 del 4 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:62PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la legittimità di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, non può riesaminare gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione, né può rivalutare le esigenze cautelari e la congruità della misura applicata, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice di merito. Il controllo di legittimità è limitato alla verifica della motivazione, che deve essere logica, coerente ed esente da errori di diritto, senza poter sindacare la sufficienza e la razionalità della stessa in ordine alle questioni di fatto. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del tribunale del riesame è inammissibile ove non emerga, prima facie, dal testo del provvedimento impugnato, l'assenza di una motivazione adeguata e priva di vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1287/2011 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 05/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. MURA Antonio sulla inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1.- Con la ordinanza in epigrafe la sezione del riesame del Tribunale di Milano, decidendo sulla impugnazione avverso la ordinanza…

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