Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 243 del 2019

ECLI:IT:TARVEN:2019:243SENT

Massima

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L'occupazione del suolo pubblico comporta un utilizzo, a fini privati, di spazi pubblici sottratti all'uso comune, per cui le funzioni che l'Amministrazione è chiamata ad esercitare in questa materia involgono l'esercizio di un'ampia ed estesa discrezionalità, dovendo essa non solo scegliere le aree da occupare, ma anche la dimensione, i tempi e i modi dell'occupazione, nonché tutte le eventuali restrizioni e forme di contemperamento ritenute opportune dal punto di vista viabilistico, urbanistico, architettonico, paesaggistico, tenendo conto della pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti. L'approvazione dei Pianini, atti che fissano criteri e limiti particolari per la concessione delle occupazioni del suolo pubblico per l'esercizio del commercio in zone della città storica di particolare pregio storico ed architettonico, avviene d'intesa con la Soprintendenza e comporta la revoca delle concessioni di suolo pubblico risultate incompatibili con il nuovo assetto del territorio disegnato dal pianificatore. L'Amministrazione non ha l'obbligo di comunicare l'avvio del procedimento finalizzato all'approvazione del nuovo Pianino, in quanto trattasi di atto amministrativo generale, di pianificazione e di programmazione, rivolto ad una generalità di soggetti, per cui l'obbligo di comunicazione è espressamente escluso. Inoltre, la modifica in peius della concessione originariamente rilasciata al controinteressato, mediante riduzione del plateatico esistente, non determina un pregiudizio diretto e immediato per il ricorrente, per cui non sussiste l'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento finalizzato al rilascio della nuova concessione. I Pianini, adottati dal Comune d'intesa con la Soprintendenza, esprimono una valutazione complessiva delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e mirano ad assicurare il decoro dei complessi monumentali e degli altri immobili del demanio culturale, interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti, nonché delle aree a essi contermini, per cui la loro attuazione, mediante il rilascio delle concessioni, non può essere subordinata al consenso dei singoli soggetti privati. Infine, l'obbligo di motivazione, al pari della partecipazione procedimentale, è espressamente escluso per i regolamenti e gli atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, tra i quali rientrano i Pianini.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/02/2019

N. 00243/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00637/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 637 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Venere 3 S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Francesco Acerboni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Venezia - Mestre, via Torino 125;

contro

Comune di Venezia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro, Silvia Privato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Antonio Iannotta in Venezi…

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