Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30457 del 10 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30457PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur costituendo una legittima forma di espressione del pensiero, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui, sicché l'esercizio di tale diritto è consentito solo se la critica è contenuta entro i limiti della continenza, ovvero se è svolta in modo obiettivo, pertinente e privo di espressioni offensive o gratuitamente lesive della dignità della persona. Tuttavia, la remissione di querela, ritualmente accettata, determina l'estinzione del reato di diffamazione, procedibile a querela di parte, prevalendo su eventuali cause di giustificazione, purché il ricorso per cassazione sia stato tempestivamente proposto. In tal caso, le spese processuali sono poste a carico del querelato, in assenza di diversa pattuizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2017 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LIGNOLA FERDINANDO che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio;
PERCHE' IL REATO E' ESTINTO PER REMISSIONE DI QUERELA;
LA DIFESA SI ASSOCIA ALLE CONCLUSIONI DEL PG.
RITENUTO IN F…

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