Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42501 del 31 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42501PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio non può essere condannato per il reato di rifiuto di atti di ufficio ai sensi dell'art. 328 c.p. qualora gli atti rifiutati non rientrino nelle categorie di atti che, per ragioni di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico o igiene e sanità, devono essere compiuti senza ritardo, e non risultino in concreto indilazionabili. In tali casi, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente sulla sussistenza di tali requisiti essenziali per la configurabilità del reato, non essendo sufficiente il mero riferimento alla violazione di specifici doveri di svolgere attività amministrative tipiche dell'ufficio ricoperto dall'imputato. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato, è necessario che sia stata formulata una richiesta volta a sollecitare il compimento dell'atto dovuto, non essendo sufficiente il mero rifiuto o omissione di tale atto. Infine, deve essere dimostrata in modo specifico la sussistenza del dolo in capo all'imputato, non essendo sufficiente il riferimento alla mancanza del dolo intenzionale richiesto dalla fattispecie di cui all'art. 323 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 21-6-10 della Corte di Appello di Palermo, sezione 3^ penale.

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal Consigliere, dott. Vincenzo Rotundo.

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dott. SPINACI Sante che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udit…

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