Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: Il condomino che impugna una delibera condominiale con cui gli sono stati attribuiti millesimi superiori rispetto a quelli stabiliti dalle precedenti tabelle millesimali ha l'onere di provare i fatti costitutivi della propria domanda di annullamento, in applicazione del principio generale sancito dall'art. 2697 c.c. secondo cui chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento. Pertanto, il giudice non può accogliere la domanda di annullamento della delibera condominiale senza che il condomino abbia assolto tale onere probatorio, non essendo sufficiente la mera allegazione della difformità dei millesimi attribuiti rispetto a quelli precedentemente stabiliti. Il principio di diritto trova applicazione anche nei giudizi di impugnazione delle delibere condominiali, in cui il condomino che agisce per l'annullamento della delibera deve provare i fatti costitutivi della propria pretesa, non potendo il giudice di appello riformare la sentenza di primo grado che abbia rigettato la domanda per mancato assolvimento dell'onere probatorio da parte del condomino.