Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37482 del 17 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:37482PEN

Massima

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Il beneficio della non-menzione della condanna è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve effettuare un apprezzamento positivo o negativo delle circostanze di cui all'articolo 133 del codice penale, al fine di favorire il processo di ravvedimento del condannato mediante l'eliminazione del pregiudizio che la annotazione della condanna sul certificato del casellario giudiziale può arrecare al suo buon nome. Tuttavia, la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena non può essere negata sulla base di mere valutazioni soggettive di opportunità o di ordine pratico, ma solo qualora essa comprometta interessi giuridicamente apprezzabili correlati alla finalità stessa della sospensione condizionale, ovvero quelle posizioni garantite all'imputato dal legislatore con la previsione del beneficio. In particolare, la mera opportunità di riservare il beneficio a future condanne eventualmente più gravi non costituisce un valido motivo per negare la sospensione condizionale, trattandosi di una valutazione soggettiva e meramente eventuale, che si pone in contraddizione con la prognosi di non reiterazione criminale e di ravvedimento, imposta dall'articolo 164, comma 1, del codice penale per la concessione del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 386/2008 TRIBUNALE DI PALERMO SEZ. DIST. di CARINI, del 28/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO FIALE;

udito il P.G. in persona del Dott. PASSACANTANDO Guglielmo che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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