Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42672 del 22 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42672PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza e la perdurante attualità delle esigenze cautelari ai fini del mantenimento o della modifica di una misura cautelare personale, è tenuto a compiere un'approfondita disamina di tutti gli elementi fattuali e probatori rilevanti, considerando sia le circostanze che hanno giustificato l'originaria applicazione della misura, sia l'eventuale sopravvenuto mutamento delle condizioni che ne avevano determinato l'adozione. In particolare, il giudice deve verificare se permangano concrete e attuali possibilità di reiterazione della condotta criminosa, tenendo conto della gravità del fatto, della personalità dell'indagato, della durata della misura cautelare già applicata, nonché dell'eventuale disarticolazione dei collegamenti con gli altri soggetti coinvolti. Nell'ipotesi in cui tali elementi indichino un attenuamento delle esigenze cautelari, il giudice può disporre la sostituzione della misura cautelare con una meno afflittiva, purché la nuova misura risulti adeguata ed effettivamente idonea a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato. La valutazione del giudice, in tal senso, deve essere sorretta da una motivazione esauriente, logica e non contraddittoria, che dia conto in modo chiaro e puntuale delle ragioni poste a fondamento della decisione, in modo da consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Roma, in funzione di giudice dell'appello, n. 1069/2015, in data 12.06.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
preso atto della ritualita' delle notifiche e degli avvisi;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));
udita la requisitoria del sostituto procuratore generale …

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