Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27291 del 12 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:27291PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur essendo riconosciuto dall'ordinamento, trova un limite nel rispetto della continenza espressiva, per cui le espressioni utilizzate non devono eccedere il mero esercizio di tale diritto, divenendo gratuitamente offensive e realizzando un attacco personale alla reputazione altrui. Pertanto, affinché la condotta possa essere scriminata ai sensi del diritto di critica, è necessario che le espressioni impiegate, pur essendo idonee a ledere la reputazione altrui, siano contenute entro i limiti della continenza e della pertinenza rispetto alla finalità critica perseguita, senza degenerare in un attacco gratuito e personale alla persona offesa. Il giudizio sulla sussistenza di tale requisito rientra nell'ambito del sindacato di legittimità, non potendo essere sostituito dalla diversa valutazione di merito operata dal ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. MI. Vi. nato il 28/8/54 in (OMESSO); avverso la sentenza emessa l'8/11/05 dalla Corte di appello di Messina;

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere Dott. FERMA Giuliana;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per …

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