Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3776 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:3776SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza del cittadino, decorso il termine previsto per la conclusione del procedimento, è illegittimo e comporta l'obbligo per l'amministrazione di provvedere espressamente sulla domanda entro un termine perentorio, fissato dal giudice amministrativo in assenza di ulteriori particolarità. Il cittadino ha diritto ad ottenere una risposta espressa, anche di rigetto, sulla propria istanza, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché al dovere di concludere il procedimento entro il termine stabilito dalla legge. L'inerzia della pubblica amministrazione, in assenza di valide ragioni giustificative, integra una violazione del principio di certezza dei rapporti giuridici e del diritto di difesa del cittadino, il quale può adire il giudice amministrativo per ottenere l'annullamento del silenzio e l'ordine all'amministrazione di provvedere. Il giudice, nell'accogliere il ricorso avverso il silenzio, fissa un termine perentorio entro il quale l'amministrazione è tenuta a pronunciarsi, bilanciando l'interesse pubblico all'esercizio della funzione amministrativa con quello privato alla conclusione del procedimento. Le spese del giudizio possono essere compensate integralmente tra le parti, in considerazione della particolare vicenda che ha coinvolto le stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO (Sezione II quater)
composto dai Magistrati:
ANNO 2006
((omissis)) relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso 1447/2006 proposto da ((omissis)), elettivamente domiciliato in Roma, via Fusco 3, presso lo studio del procuratore avv. ((omissis)), che lo rappresenta e difende in virtù di mandato a margine del ricorso introduttivo
contro
Ministero dell'interno - Questura di Roma, in persona del ministro pro tempore, domiciliato ope legis presso l'Avvocatura generale dello Stato in Roma, anche per legge domiciliataria
per l'annullamento
del silenzio formatosi sull'istanza della parte ricorrente prodotta in data 26 luglio 2005, di diffida e messa in mora per la conclusione del procedimento di concessione del permesso di soggiorno;
Visto il ricorso ed i relativi allegati;
Letti gli atti di causa;
Nominato relatore, pe…

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