Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 1745 del 2016

ECLI:IT:TARCZ:2016:1745SENB

Massima

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L'ordine di demolizione di un'opera edilizia illegittima è sufficientemente motivato con l'affermazione dell'accertata abusività dell'opera, senza che il lungo lasso di tempo trascorso dalla commissione dell'abuso ed il protrarsi dell'inerzia dell'Amministrazione preposta alla vigilanza possano ingenerare una posizione di affidamento nel privato. L'Amministrazione, infatti, è tenuta a far cessare la situazione di illegittimità urbanistica, indipendentemente dal tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso, in quanto l'interesse pubblico alla legalità edilizia e alla tutela del territorio prevale sull'eventuale affidamento ingenerato nel privato dalla mancata tempestiva adozione del provvedimento demolitorio. Tale principio si fonda sulla prevalenza dell'interesse pubblico alla regolarità edilizia e alla corretta pianificazione urbanistica, che impone all'Amministrazione il dovere di intervenire per rimuovere le opere abusive, a prescindere dal tempo trascorso dalla loro realizzazione. Ciò in quanto l'inerzia dell'Amministrazione non può determinare la sanatoria di una situazione di illegalità urbanistica, essendo l'interesse pubblico alla legalità edilizia e alla tutela del territorio un valore primario e inderogabile, che deve essere tutelato anche a fronte di eventuali posizioni di affidamento ingeneratesi nel privato per effetto del protrarsi dell'inerzia amministrativa. Pertanto, l'ordine di demolizione di un'opera edilizia abusiva è legittimo e adeguatamente motivato, senza che rilevino il decorso del tempo e l'eventuale affidamento del privato, in quanto l'Amministrazione è tenuta a far cessare la situazione di illegittimità urbanistica, a tutela dell'interesse pubblico primario alla regolarità edilizia e alla corretta pianificazione del territorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/09/2016

N. 01745/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01425/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1425 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) C.F. BRZFNC74R09D086O, ((omissis)) C.F. DPPCRL50M13D086I, con domicilio eletto presso ((omissis)) in Catanzaro, via Iannoni, 43;

contro

Comune di Cosenza, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) C.F. RSSGTN56E28D086R, ((omissis)) C.F. SCNLCU45P16D086A, domiciliato ex art. 25 cpa presso Tar Segreteria in Catanzaro, via ((omissis)), 76/B;

per l'annullamento

del provvedimento prot. 2453 del 19/05/2015 reg. int. 14…

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