Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1826 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:1826SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, accertata l'intervenuta soddisfazione della pretesa del ricorrente da parte dell'Amministrazione, dà atto della cessazione della materia del contendere e dispone la compensazione integrale delle spese di giudizio, in quanto l'atto di rinuncia depositato dal ricorrente è irrituale per mancata notifica alla controparte, ma risulta comunque accertato il pagamento dell'importo dovuto in esecuzione della sentenza di equa riparazione pronunciata dalla Corte di Cassazione. Il principio di diritto affermato è che, in presenza di una sentenza di condanna dell'Amministrazione al pagamento di una somma di denaro, il giudice, una volta verificato l'adempimento spontaneo dell'obbligo, deve dichiarare la cessazione della materia del contendere e compensare le spese di giudizio, in applicazione del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, a prescindere dalla regolarità formale dell'atto di rinuncia del ricorrente.

Sentenza completa

N. 05539/2014
REG.RIC.

N. 01826/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05539/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5539 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del Tar Lazio in Roma, ((omissis)), 189;

contro

Ministero della Giustizia, , in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'ottemperanza

alla sentenza n. 27364/09 della Corte suprema di cassazione (equa riparazione)

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l 'art. 114 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti del…

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