Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1359 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:1359SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sulla domanda di concessione di occupazione di suolo pubblico (OSP) presentata dal privato deve essere considerato illegittimo, in quanto la mancata adozione del provvedimento conclusivo del procedimento entro il termine previsto dalla legge integra una fattispecie di silenzio-inadempimento. Tuttavia, qualora la pubblica amministrazione adotti il provvedimento conclusivo nelle more del giudizio, si determina la cessazione della materia del contendere, non sussistendo più alcun interesse del privato alla conclusione del procedimento. In tale ipotesi, le spese di giudizio possono essere compensate, tenuto conto del fatto che il privato abbia presentato una ulteriore istanza per OSP temporanea ai sensi della normativa emergenziale adottata dalla pubblica amministrazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sulla domanda di concessione di OSP presentata dal privato è illegittimo, ma la successiva adozione del provvedimento conclusivo determina la cessazione della materia del contendere, con possibile compensazione delle spese di giudizio, soprattutto ove il privato abbia presentato ulteriori istanze ai sensi della normativa emergenziale.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/02/2021

N. 01359/2021 REG.PROV.COLL.

N. 05182/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5182 del 2020, proposto da Aurora 19 S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giuseppe Mazzini, 25;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per accertare e dichiarare l'illegittimità del silenzio inadempimento serbato da Roma Capitale a seguito della domanda di…

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